BIM (Building Information Modeling)

BIM (Building Information Modeling)

In questi ultimi tempi si fa un gran parlare di Bim (acronimo di Building Information Modeling, ovvero modello di informazioni di un edificio). Può essere definito come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. 

È una metodologia operativa e riguarda le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione e manutenzione di un oggetto (es. edificio). Questo approccio si è diffuso negli stati Uniti d’America a partire dagli anni 80 per la progettazione, costruzione ed anche per il facility management.

Nel 2014 è stata pubblicata la direttiva europea EUPPD con la quale viene indicato agli stati membri di adottare questo sistema, lasciando libere le modalità di applicazione. Alcuni paesi, ad esempio Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia e Norvegia richiedono già l'utilizzo del BIM per i progetti finanziati con fondi pubblici.

In Italia attualmente abbiamo un decreto la cui bozza ha superato la fase di inchiesta ed è stato firmato dal ministro Delrio il primo dicembre scorso (ad oggi non ancora pubblicato in G.U.).  È prevista una adozione progressiva che vedrà interessate inizialmente le grandi opere pubbliche a partire dal 2019 per andare via via su quelle di minore entità che dal 2022 dovranno adottare questo sistema.  L’attuale codice degli appalti (D.Lgs 50/2016) prevede già l’utilizzo di piattaforme interoperabili e formati di file aperti e non proprietari.

Il primo bando di gara che richiede la progettazione con il metodo BIM è già operativo e tratta la realizzazione del nuovo Ponte Ciclopedonale della Navetta nel Comune di Parma, emanato dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna. Per il settore privato si presume l’adozione sarà progressiva e parallela a quella pubblica, anche se  potranno intervenire dinamiche che potrebbero accelerarla o ritardarla.

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